Lo ricordo come se fosse ieri. Ero l'Ufficiale di Rotta di una nave, incaricato di pianificare le rotte e di manovrare la nave in alcune occasioni particolari.
Tutto l'equipaggio è eccitato: stiamo finalmente tornando a casa dopo una lunga ed estenuante missione.
Appena usciti dal porto, una fitta nebbia avvolge la nave. Dalla plancia (il ponte di comando dove si pilotano le navi), riuscivo a malapena a vedere la prua (la parte più avanzata della nave), a soli 30 metri di distanza!
L'equipaggio è ben addestrato: ci prepariamo per la cosiddetta "navigazione cieca" e, prudentemente, la nave continua a dirigersi verso il mare aperto. Il Comandante è in plancia e controlla il lavoro della squadra, mentre io continuo a manovrare.
Secondo le "norme per pevenire gli abbordi in mare" (ossia le regole internazionali per la navigazione), quando c'è nebbia le navi devono usare la sirena ogni minuto. Così noi facciamo. E così fa un'altra nave sul nostro lato sinistro. Sul radar calcoliamo che siamo in rotta di collisione. Senza esitazione, ordino di cambiare rotta a sinistra per puntare verso la poppa dell'altra nave ed evitare, così, la collisione. Sfortunatamente, la nave vira sul suo lato destro. Ci troviamo ancora in rotta di collisione, ma molto, molto più vicini.
A differenza delle automobili, le navi si muovono lentamente e bisogna calcolare il momento esatto prima di manovrare. L'aria in plancia è tesa. Il Comandante è nervoso e mi guarda in silenzio. Decido di accelerare, ma non c'è tempo per far andare la nave abbastanza veloce da essere al sicuro.
Ora riusciamo a distinguere la sagoma del mercantile; dopo qualche secondo, possiamo vedere la loro vedetta a prua, che abbraccia l'asta della bandiera e si prepara alla collisione sulla nostra poppa. Dopo un calcolo, ordino una rapida virata a dritta (destra).
Il Comandante annuisce e riesco a vedere l'ombra di un sorriso. Era pronto a dare lo stesso ordine. Le navi virano facendo perno su un asse immaginario che normalmente si trova sulla verticale della plancia. Ciò significa che la poppa fa una "derapata" seguendo un'ampio arco sul lato opposto a quello in cui la nave sta virando.
La manovra ha successo: l'altra nave passa a non più di 5 metri dalla nostra poppa. Nessuno si fa male e riprendiamo a respirare.
Perché sto scrivendo questo lungo post? Non per vantarmi delle mie capacità di manovra. In realtà, ho commesso un errore quando ho virato a sinistra dopo aver notato l'altra nave. Non ho rispettato le regole internazionali. Tuttavia, il Comandante conosceva molto bene me e la squadra. Si è fidato di noi e, nel momento di potenziale pericolo, tutto è andato perfettamente liscio e senza intoppi. Ero l'unico a parlare. Nessuno si è fatto prendere dal panico o ha perso il controllo. Tutti erano concentrati e ogni azione è stata eseguita rapidamente e correttamente. Il Comandante era lì, pronto a intervenire se necessario.
Questo è vero lavoro di squadra!
E l'errore? Il Comandante mi ha detto: "Io e te abbiamo commesso un errore. La prossima volta staremo più attenti, vero?". Mi ha stretto la mano e ha sorriso. Un'interazione breve, carica di significati.
Questo evento è il più significativo nel mio sviluppo della #leadership.
Qual è il momento che ha contribuito maggiormente al vostro #apprendimento?
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