Un leader è tanto efficace quanto la sua bussola morale che svolge un ruolo cruciale nel definire l'identità e lo stile di un leader.
Prendiamo Luca (nome inventato ma persona reale), un dirigente di una grande organizzazione. Luca è brillante, intelligente, competente, con una promettente carriera proiettata a portarlo ai vertici della sua organizzazione. Luca, tuttavia, ha un difetto: vuole rispetto, ma non dà rispetto ai suoi collaboratori. Vuole attenzione, ma non presta attenzione a chi lavora con lui. Chiede lealtà a lui ed all’organizzazione, ma lui non è leale. Lavorare con Luca è stata una delle esperienze meno piacevoli della mia carriera. E proprio quando Luca sembrava proseguire sulla corsia preferenziale, finalmente chi era sopra di lui si è accorto della sua incoerenza e la sua corsa è arrivata ad un brusco e meritato stop.
L’incoerenza di Luca è il sintomo palese dell’assenza di quello che io considero il terzo pilastro fondamentale della leadership: il sistema di riferimento, composto da valori, principi e credenze (i precedenti post che entrano nel dettaglio della mia visione della leadership e degli altri due pilastri sono disponibili qui, qui e qui).
Comprendere la differenza tra questi elementi è fondamentale per consolidare il terzo pilastro della leadership.
Valori: il “perché”.
I valori sono gli aspetti che una persona considera importanti nella sua vita e, quindi, nella sua leadership. Sono le qualità, gli ideali e le convinzioni profonde che guidano le decisioni e le azioni di un leader. Ad esempio, alcuni valori comuni possono essere l'integrità, la responsabilità, la lealtà, l'empatia e il rispetto. I valori sono universali e tendono a rimanere costanti nel tempo.
Sebbene ogni leader abbia i propri valori, è opportuno che questi siano allineati con quelli dell’organizzazione in cui lei o lui lavora. Immagina un dirigente di un'azienda ecologica che non pratica la raccolta differenziata; la dissonanza sarebbe evidente e questa incongruenza potrebbe danneggiare la sua reputazione all’interno del team.
I valori entrano in gioco in ogni momento, ma ricoprono un ruolo particolarmente rilevante nel momento in cui un leader si trova a dove prendere una decisione difficile, che ha implicazioni morali (ad esempio la necessità di licenziare alcune persone, oppure promuovere dei dipendenti). È in quel momento che la stella polare dei valori deve brillare e guidarci nell’optare per la soluzione migliore, anche se non semplice. Se siamo stati coerenti con i nostri valori, sapremo affrontare gli esiti della nostra decisione a testa alta.
Un valore che io considero fondamentale è il rispetto. Per me significa capire le altre persone, ascoltare le loro storie e punti di vista, e non tradire la loro fiducia. Lo ritengo importante perché mi permette di guadagnare la fiducia e il rispetto di coloro che sono attorno a me e di essere un esempio positivo per loro.
I valori sono il “perché” di ciò che facciamo e ciò in cui crediamo e sono la fonte di inspirazione per coloro che sono a contatto con noi. Agire coerentemente con questi valori crea fiducia all’interno di un team. Come ha ben scritto Simon Sinek nel suo libro “Comincia dal Perchè”,
“Tu devi guadagnare fiducia comunicando e dimostrando di condividere gli stessi valori e credenze. Devi parlare del tuo PERCHE’ e metterlo alla prova con COSA fai”
Principi: il “come”.
I principi sono linee guida o regole morali che derivano dai valori. Servono da “ponte” tra i valori, che sono concetti astratti e generali su ciò che è considerato importante, e le azioni concrete che un individuo intraprende. I principi sono quindi operazionalizzazioni dei valori, che forniscono un quadro per interpretare e agire in varie situazioni.
Ad esempio, se il valore di un leader è l'integrità, un principio correlato potrebbe essere “dire sempre la verità anche quando è difficile”. Oppure nel mio caso e prendendo a riferimento il valore del rispetto, il mio principio è quello di ascoltare una persona che vuole parlare con me con attenzione, cercando di non farmi distrarre da altro. Entrambi gli esempi evidenziano un’altra caratteristica dei principi, ossia che spesso emergono o diventano pertinenti in situazioni particolari.
Quindi, i principi fungono da fondamenta etiche su cui basare le decisioni e le azioni quotidiane. Sono il “come” di ciò che facciamo.
Credenze: il “per come”.
Le credenze sono convinzioni personali che influenzano il modo in cui un leader interpreta il mondo e le situazioni. Possono essere basate sull'esperienza, sull'educazione, sulla religione o su influenze culturali e quindi essere molto diverse anche tra persone che condividono valori uguali. Le credenze possono avere un impatto significativo sulle decisioni di un leader. Ad esempio, se un leader ha la convinzione che il successo derivi dalla perseveranza, questa credenza potrebbe spingerlo a perseverare anche nelle sfide più difficili.
Esistono vari tipo di credenze. Ci sono quelle fondamentali, ossia le credenze di base che una persona ha sul mondo, su sé stessa e sulle altre persone. Ad esempio, la credenza di “non essere capaci a fare una determinata cosa” potrebbe influenzare negativamente l’esito di un lavoro. Poi ci sono le credenze normative, costruite sul modo in cui le cose “dovrebbero” essere. Spesso, queste credenze riguardano la moralità e l'etica. La credenza che “si dovrebbe sempre dire la verità” è, ad esempio, una credenza normativa. Infine, ci sono le credenze empiriche che possono essere verificate attraverso l'osservazione o l'esperienza. Ad esempio, la credenza che “la terra è sferica e ruota attorno al sole” è una credenza empirica.
In altre parole, le credenze sono il “per come” di ciò che crediamo.
Importanza del Terzo Pilastro
Questi valori, principi e credenze servono da guida etica per il leader in tutte le sfaccettature della sua vita e della sua carriera. Essi:
Guidano le decisioni: i valori e i principi aiutano il leader a prendere decisioni etiche e morali. Forniscono una bussola morale quando si è di fronte a scelte difficili.
Costruiscono fiducia: un leader che si attiene a valori e principi coerenti guadagna la fiducia delle persone che lo seguono. La coerenza tra dichiarazioni e azioni è fondamentale per costruire un rapporto di fiducia.
Creano senso di appartenenza: qualsiasi gruppo sociale nasce sulla base di valori, principi, o credenze condivisi. Sono un collante che contribuisce in maniera significativa ad alimentare il senso di appartenenza ad una determinata comunità. Lo stesso vale in un contesto professionale ed ecco perché è importante che un leader e tutti i membri del team, per lavorare in maniera efficace all’interno di una organizzazione, ne condividano i valori.
Fattori Esterni che Influenzano il Terzo Pilastro:
Un team e il suo leader non operano in un vuoto etico. Al contrario, noi ci muoviamo all’intero di contesti che influenzano – in maniera anche forzosa – il nostro sistema di valori. Ad esempio:
Norme Sociali e Culturali: Le norme sociali e culturali, inclusi, come detto, quelli specifici dell'organizzazione, influenzano il comportamento di un leader. In altre parole, per operare in un determinato ambiente, bisogna adattarsi alle aspettative etiche della società e del contesto lavorativo.
Aspetti Deontologici: Le regole etiche specifiche del settore o della professione di un leader devono essere rispettate. Ad esempio, un leader nel settore medico deve seguire rigorosamente le norme deontologiche della professione riassunte nel “Giuramento di Ippocrate”.
Responsabilità Sociale d'Impresa: La responsabilità sociale d'impresa (CSR) è un aspetto cruciale nell'etica aziendale moderna. Si riferisce alla pratica attraverso cui le aziende integrano considerazioni etiche, sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nelle loro interazioni con tutte le parti interessate, tra cui dipendenti, clienti, azionisti, comunità locali e l'ambiente. All’interno del CSR ricadono tematiche come riduzione dell’impatto ambientale, diversità e inclusione, filantropia, volontariato, trasparenza, e molto altro. Oltre a fare la cosa giusta, un solido CSR può anche portare vantaggi concreti come una migliore reputazione, clienti fedeli e una posizione di mercato più forte.
Dare solidità al terzo pilastro
Un leader non può sperare di essere efficace senza un solido “Terzo Pilastro” composto di valori, principi e credenze. Queste non sono solo linee guida astratte, ma componenti essenziali che definiscono che tipo di persona sia, il suo stile di leadership e, in ultima analisi, il suo successo all’interno di una organizzazione.
Un leader efficace conosce i propri valori, principi e credenze e, soprattutto, li mette in pratica in modo coerente e trasparente. Questo gli permette di guadagnare la fiducia delle persone che sono attorno a lei o a lui, di creare un senso di appartenenza nel suo team e di affrontare le sfide con coraggio e determinazione.
Ti invito a riflettere sul tuo sistema di riferimento: quali sono i tuoi valori, principi e credenze? Come li manifesti nella tua leadership? Come li comunichi agli altri?
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